venerdì 10 gennaio 2025

Dakar-Dakar 4,5 Km

 Oggi giornata dedicata alla consegna delle moto e formalità doganali.

Alle 8,00 partiamo dall'hotel per raggiungere il magazzino di spedizione,  poco traffico e quel poco scorrevole, dieci minuti  e siamo arrivati.
Qui Maurizio ha già radunato il giorno prima 14 moto e un auto che aggiunte alle nostre 3 fanno 17 moto e un auto.
Controllo scrupoloso dei documenti, targa, n chassis,  e posizionamento in area di carico. Ora bisogna aspettare il funzionario della dogana per poter caricare, non è lecito sapere quando arriverà,  ma noi siamo pronti. Alcuni gechi giganti si rincorrono sul muro di cinta, caricano le loro batterie al sole.
Una donna con bambino legato sulla schiena porta in testa un grande vassoio con banane, ne compriamo alcune.
Ora solo aspettare, per fortuna all'ombra e seduti, poteva essere peggio.
Ora sono le 12,15 ma il funzionario non è  ancora arrivato,  speriamo che arrivi presto.
Alle 5 siamo in albergo ad aspettare lo shuttle che ci porterà in aeroporto.
Si rientra, ormai la vacanza è  finita. Posso dire che è stato un buon assaggio  d'Africa.  Ora capisco meglio tante cose.
Tutto è  andato bene, nessuna rottura  guasto o problemi che non sono stati superabili. Il problema del visto elettronico per la Mauritania alla fine non è arrivato.
Forse meglio così.  Come sempre le cose non vanno mai tutte storce c'è sempre un'opportunità nascosta.
Ciao a tutti. Questo è  l'ultimo post di Senegal  Experience.








Comunque come sempre,  alla prossima.

giovedì 9 gennaio 2025

Dakar-Malibu-Dakar 38 Km

 Oggi ancora un giorno di ozio totale, mentre Maurizio è impegnato nel carico delle moto degli altri italiani al magazzino, io e Stefano decidiamo di passare la giornata alla spiaggia di Malibu.

Ormai abbiamo imparato a destreggiarsi meglio nel traffico, in pratica qui la legge è  il più grosso ha ragione, tutti gli altri si adeguano. La gerarchia è camion, autobus, auto, moto, motorini,  carretti,  pedoni. Se ci passi che sia a destra o sinistra non importa vai, se il semaforo è rosso puoi anche passare con un po' di attenzione in più,  il pedone è in grande pericolo però ne è consapevole. 
In breve tempo raggiungiamo dall'hotel la spiaggia che dista 17 km. Una grande striscia di sabbia che per km costeggia l'autostrada,  vi sono anche qui baracche che vendono bibite e frutta fresca e secca, ma i venditori non sono invadenti.
Ci mettiamo comodi, vicino alla battigia sugli asciugamani a guardare le onde. Onde lunghe con la cresta bianca che dato il fondale basso si rovesciano già lontano. La spiaggia è dorata, l'aria è  fresca e arriva dal mare, nell'aria però molta foschia penso per la presenza di goccioline valorizzate dal vento a formare quasi una nebbia.






Sulla spiaggia solo pochi giovani che giocano al pallone,  anche ragazze, sembrano spensierati e felici, non si curano di noi.
Io provo anche a bagnarmi, giusto per dire di essermi immerso nell'oceano. L'acqua è  fresca, ma non gelata, non mi azzardo però ad uscire dalla zona bassa perché vi è  una forte risacca che porta fuori o dentro a seconda dell'altezza delle onde che non sono regolari.





Verso le 14,00 rientriamo per non tornare con il traffico di punta e per non esporci troppo al sole che è insidioso.
Ora in hotel,  sistemiamo le ultime cose da spedire domattina con le moto e ci rilassiamo.
Ciao alla prossima 

mercoledì 8 gennaio 2025

Dakar-Dakar 30 Km

 Anche oggi si sta a Dakar, visita alla città per quel poco che c'è da vedere.

Ieri sera , io e Maurizio abbiamo preso la decisione di tornare in aereo e spedire le moto via nave. Decisione un po' sofferta, ma nell'incertezza  che il visto per la Mauritania non arrivi in tempo, forse è  la più razionale. Alcuni ci hanno confermato che il visto elettronico tarda a funzionare,  ma in dogana fanno passare comunque alla vecchia maniera.  Il rischio però di rimanere fermi esiste e il container parte sabato 11, l'ultimo carico utile è venerdì.
Inoltre avremmo solo 11 giorni per tornare che sono sufficienti,  ma non ammettono distrazioni.
Assodato questo, sempre io e Maurizio abbiamo prenotato il volo per venerdì  sera su Bergamo,  viaggeremo di notte, ma la mattina presto saremo già in Italia.
Ci restano circa 250 euro in valuta marocchina che pensavamo di usare al ritorno,  ma anche in banca non li vogliono cambiare. Così ci fermiamo a vedere la grande moschea di Dakar è la l'Ouest : la mosquée Massalikoul Djinane à Dakar,










Che significa la via del paradiso. Fu finita nel 2009 ed è la più grande dell'Africa occidentale. Sul sagrato ci accoglie un uomo addetto alla sicurezza che ci invita ad entrare e ci fa da guida.
La moschea è opera di artisti marocchini che hanno impiegato sette anni per le decolorazione, sette anni e sette mesi precisano, tutto è  simbolico, anche il minareto principale alto 85 mt in ricordo dell'età del presidente e il più piccolo 45 mt anni in cui morì il figlio maggiore.
Furia 70 porte e colonne dorate, dentro un grande splendore di decorazioni l'area centrale ricoperta da un enorme tappeto fatto apposta in Turkey in sintonia con il lampadario di 1000 luci e del peso di 7ton.

Nel cortile posteriore il posto riservato alle donne. Ad un certo punto della visita decidiamo di congelare la guida e ripartire. Le spiegazioni sarebbero continuate ancora a lungo.
Proseguendo con la visita ci porta al grande monumento alla "Rinascita Africana" Il Monumento al Rinascimento africano è un gruppo scultoreo monumentale, opera dello scultore Virgil Magherusan, situato a Ouakam, un comune distrettuale di Dakar.  Questo monumento in bronzo e rame1, alto 52 metri, è stato eretto su una delle due colline vulcaniche coniche che sovrastano la capitale senegalese, Les Mamelles, sulla più alta già si trova il faro di Mamelles.








Dopo aver lasciato la zona ci riportiamo in centro per trovare un albergo per le ultime due notti  rimanenti. Quello che avevo prenotato con booking è  impraticabile perché non vi è posto per le moto ed in un quartiere non sicuro. Qui a Dakar non è facile trovare un alloggio decente ad un prezzo onesto, vi sono molti appartamenti improvvisati, senza parcheggi né zone chiuse. Un po'  per il caldo, la stanchezza e il traffico, alla fine prenotiamo all'hotel Axil, molto buono ma due stanze per due giorni ci costano quasi 200 euro a testa.
Dopo la doccia alle 15 cerchiamo un posticino per mangiare,  ma attorno si vende di tutto e in particolare pneumatici e affini, ma nulla che possa essere commestibile,  neanche un alimentare.
Dopo aver girato parecchio, alla fine troviamo un piccolo locale nel quale ci servono pollo o pesce con patatine e cipolle.
Non è molto,  ma può andare.
Ciao, alla prossima. 

martedì 7 gennaio 2025

Dakar-Dakar 20 km

 La giornata di oggi è stata organizzata in questo modo: colazione con calma alle 8,30, poi siamo andati al posto di carico delle moto nel container che avverrà giovedì e venerdì. Maurizio che fa lo spedizioniere è poi restato in ufficio ad organizzare il trasporto, mentre io e Stefano siamo andati al porto per prendere il traghetto per l'isola di Goree, dove avveniva la tratta degli schiavi. Muoversi nel traffico caotico non è  per niente facile, anche per fare 4 km può volerci un'ora. Ci vole molta pazienza,  polmoni buoni per respirare lo smog, una buona dose di audacia per buttarsi tra motorini, auto, camion ed animali. Vale nessuna regola,  chi spinge passa per primo. Inoltre molta gente a piedi, bancarelle e mercati nelle rotonde, vigili che fischiano continuamente e fanno gesti a caso. Insomma una Napoli alla seconda.




Le moto le lasciamo ad un gruppo di posteggiatori improvvisati che poi ci fanno mettere i bagagli e i caschi in una cassa di legno chiusa con una catena. O ti fidi o...

Prima di poter prendere il biglietto per il ferry veniamo abbordati da un signore che esibisce un tesserino molto discutibile di guida turistica che dice di abitare sull'isola e di farci conoscere i suoi segreti. Più per lasciare qualche soldo in loco che per necessità accettiamo. Poi scopriremo che nel frattempo ha già ingaggiato altri tre turisti, un tedesco e una coppia di spagnoli.
In 20 minuti si arriva sull'isola. Qui la vita è rilassata. Tutto è sotto tutela dell'UNESCO e quindi ben conservato. Si vedono le prime scuole, il forte con ancora cannoni e bunker tuttora abitati e le case del governatore e quella degli schiavi.








Le celle sono un pugno nello stomaco,  e la descrizione di come venivano trattati è peggio. Ma la storia passata riporta molti orrori a cui oggi non siamo più abituati.
Nell'isola ci sono piante di baobab pluricentenarie, fiori di bouganville e altre piante tropicali. In quasi tutte le vie vi sono negozietti di souvenir,  vestiti, collane, quadri, batik e tutto ciò che si può vendere.
L'insistenza dei venditori è notevole ed è  molto difficile non comprare nulla. Ma ogni acquisto deve essere contrattato per più  di dieci minuti ed il prezzo ribassato ad un terzo o meno.
Tornati a terra e riprese la moto con apprensione,  ma tutto è  ok ripartiamo per fare un tentativo in una agenzia di viaggi,  voglio provare ad ottenere il visto per la Mauritania per tornare via terra,  ma dopo un'ora di traffico pur raggiungendo il luogo indicato,  l'ufficio è  vuoto, vi è solo la guardia giurata che mi dice di ripassare domani, gli impiegati sono già andati a casa con 1,30 h di anticipo sull'orario.
Altra dose di traffico per raggiungere l'alloggio di questa sera dove Maurizio ci accoglie. Tutto bene, dopo una doccia fredda che però gradiamo dopo tanto sudore, usciamo per comprare qualcosa per mangiare questa sera.  Troviamo, pane, uova sode, bevande e per la colazione yogurt dolcetti.











Ceniamo in casa con pasta all'arrabiata.
Per oggi è tutto. 
Ciao alla prossima. 

lunedì 6 gennaio 2025

Saint'Louis- Dakar 250 Km

 Prima di lasciare Saint'Louis abbiamo pensato di fare in giro in moto per vedere la città e attraversare il fiume Senegal sul ponte che collega le due parti della città.  Qui la città è tipicamente africana, gente per le strade che diventano mercati, dove il traffico ha regole sue. Il concetto è muoversi, non importa come, motorini, carretti, animali, pedoni mescolati ad auto, camion, pullman e via dicendo se passo vado.





Arrivati sul bordo del fiume vediamo due conducenti di calesse che lavano con cura i loro cavalli. Poi ci fermiamo a fare fotografie al mercato dei pesci. Ve ne sono una gran quantità e molti sono I venditori e gli acquirenti.











Poi ci spostiamo per proseguire in direzione Dakar, ma appena lasciamo la statale ci troviamo in viottoli di sabbia profonda.  Questa sarà la maledizione della giornata.  Più volte siamo fermi e a volte la moto è appoggiata sulla sabbia.  Il caldo è la fatica si fanno sentire,  inoltre lungo il percorso il traffico è intenso e nei centri abitati peggiora. Bisogna fare molta attenzione ai motorini che sbucano ovunque. Inotre tantissimi dissuasori della velocità,  dossetti,  fatti a mano e alti anche 1 mt. Dopo una breve sosta per bere, ci spariamo un 40 km di sabbia che ci annienta.  Solo al tramonto raggiungiamo il lago rosa. Si tratta di un piccolo bacino le cui acque sono leggermente rosate e ricchissime di sali.



Poi via verso Dakar, ma causa del navigatore, ancora molta sabbia.  Solo con il buio raggiungiamo l'hotel.  Discussione con il concierge per il prezzo è per le camere,  ma poi lasciamo perdere perché siamo troppo stanchi e d impolverati per continuare.

Cena in un fast food sotto in strada con pollo.
Per oggi è tutto.
Ciao alla prossima. 

Dakar-Dakar 4,5 Km

  Oggi giornata dedicata alla consegna delle moto e formalità doganali. Alle 8,00 partiamo dall'hotel per raggiungere il magazzino di s...