Oggi partenza alle 7,30, qui è ancora buio pesto, l'aria è fredda e occorre ancora coprisi.
Quando partiamo abbiamo nello stomaco solo qualche dattero e un tè bollente, ma ci rifaremo per strada. Verso le 8,00 una piccola striscia di luce appare ad est mentre il cielo comincia a virare dal nero al blu arancio. I motori girano regolari sulla strada deserta, il freddo intorpidisce le mani e ci fa desiderare che il sole sorga più in fretta possibile, ma ci vorrà un'ora buona. Finalmente i primi raggi cominciano a proiettare la nostra ombra lunga sulla sabbia. Questa ombra oggi ci accompagnerà tutto il giorno compiendo un ampio giro quasi completo.Anche in moto c'è tempo per pensare, la guida non richiede molta attenzione, e anche se siamo in tre, siamo tre punti a vista sull'asfalto, non si conversa. A me fa sempre piacere avere questo tempo indisturbato dove la fantasia può dipingere meraviglie e situazioni oniriche.
Dopo una pausa caffè a Tarfaya e aver ritirato un po' di Tugrit imbocchiamo la strada lungo il mare che non lasceremo più fino a destinazione. Lungo il percorso incontriamo un cicloturista di Bordeaux diretto a Dakar e dopi alcuni Km due francesi della Normandia con un tandem molto particolare. La ragazza pedala davanti in posizione semi sdraiata e il ragazzo è dietro in posizione classica con manubrio e gestisce a distanza la ruota anteriore, anche loro diretti a Dakar. Ci dicono che sono partiti il 19 novembre, niente male per essere già qui.
Finalmente arriviamo a Dakhla che si trova su di una penisola in mezzo all'Atlantico.
Questa sera cena al ristorante a base di pesce.
A che per oggi è tutto.
Ciao alla prossima.
Questa sera cena al ristorante a base di pesce.
A che per oggi è tutto.
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